La trasformazione digitale è un cambiamento necessario, ma l’Italia è in ritardo

Dic 6, 2023 | Empowering news

Il livello di digitalizzazione in Italia è tra i più bassi in Europa, la crisi causata dalla pandemia da Covid-19 ha evidenziato ulteriormente questa situazione in un contesto in cui la tecnologia e la digitalizzazione stanno diventando sempre più centrali.

Secondo il rapporto DESI (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società) del 2020, che monitora il progresso digitale degli Stati membri dell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al 25° posto in termini di digitalizzazione dell’economia e della società tra i 28 paesi dell’UE. La principale criticità riguarda il basso livello di competenze digitali e la mancanza di specialisti nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, aspetti che influiscono direttamente sull’uso limitato dei servizi online sia pubblici che privati.

L’impatto della pandemia da COVID-19 ha accentuato questa arretratezza, causando una vera rivoluzione nelle abitudini dei cittadini, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. Quasi nessuno era preparato per affrontare una trasformazione digitale così improvvisa. Le risposte sono state disorganizzate e frammentate: i cittadini si sono trovati privati di servizi a cui erano abituati e spesso non erano adeguatamente preparati ad utilizzare i servizi digitali. Sia nel settore pubblico che in quello privato, la mancanza di preparazione è stata evidente, con molte attività che hanno cercato soluzioni improvvisate per far fronte alla situazione.

La digitalizzazione costante ed efficiente dei processi aziendali è una sfida per molte realtà imprenditoriali, specialmente per quelle più radicate nelle vecchie pratiche. Queste aziende devono cambiare profondamente la loro mentalità e acquisire strumenti e competenze professionali specifiche.

La necessità di una digitalizzazione rapida è evidente in un mercato sempre più globalizzato e competitivo, in cui i consumatori richiedono risultati ottimali in tempi brevissimi. Questa nuova generazione, emersa durante il periodo di lockdown, è caratterizzata da un forte legame con la tecnologia e il digitale, utilizzati per comunicare, acquistare, lavorare, studiare e informarsi.

I comportamenti adottati durante il lockdown, come la preferenza per esperienze digitali fluide e intuitive, persistono oltre la pandemia. Gli utenti diventano sempre più esigenti e consapevoli nel loro rapporto con le aziende, sottolineando l’importanza cruciale della presenza digitale delle imprese in questo contesto in continua evoluzione.